

Lupo vs cane: cercare tartufi può esporre Fido all’attacco del lupo?
La risposta alla domanda è sì, dal momento che può accadere che i lupi attacchino i cani.
È bene però precisare che si tratta di eventi piuttosto rari, che generalmente occorrono a:
- cani da caccia lasciati liberi o persi (spesso feriti) durante le battute in ambienti frequentati da lupi
- cani da compagnia lasciati incustoditi
- cani da protezione del bestiame.
Ma quali sono le ragioni della contrapposizione lupo vs cane?
I meccanismi alla base potrebbero essere diversi:
- difesa del territorio
- competizione naturale tra canidi (i lupi avvertono i cani come una minaccia)
- ricerca di cibo: da questo punto di vista o il lupo percepisce il cane come un competitor nella ricerca delle prede, o al contrario riconosce Fido stesso come preda.
A pensarci bene, se un cane da caccia invece di braccare un cinghiale decide di inseguire un lupo è così strano che possa trovarsi contrattaccato (per autodifesa o perché disturbato in una zona “di riposo o di tana”)?
Forse no, se si tiene a mente che il lupo convive e protegge gli individui del proprio branco (anche elementi vecchi o disabili) e aggredisci canidi rivali (cani, volpi e lupi di altri territori)… e lo fa da sempre!
Ma allora perché possono essere potenzialmente attaccati anche cani da compagnia?
La risposta sta in uno dei motivi che seguono
- assenza di prede naturali: in questo caso l’animale selvatico è “costretto” a ripeigare su quelli domestici
- aumento delle interazioni cane-lupo, soprattutto in territori fortemente antropizzati: d’altronde, il fatto che caprioli, nutri, cinghiali e altre prede si avvicinino sempre più alla città spinge anche i predatori, come i lupi, ad adattarsi
- presenza di attrattivi che richiamano i lupi (ad esempio carcasse abbandonate, bestiame domestico, etc.)
- una gestione dei cani che li espone al rischio (ad es. cani tenuti alla catena in aree popolate da lupi, cani lasciati liberi durante le battute di caccia, cani da compagnia lasciati vaganti)
- notevole territorialità del cane.
Lupo vs cane e lupo vs uomo
Come detto, casi di lupi che attaccano cani non sono affatto all’ordine del giorno: In Italia sono stati documentati dei casi nell’area dell’Appennino tosco emiliano (in particolare nelle province di Reggio Emilia e Parma, ma più recentemente anche Modena, Forlì e Cesena), ma sempre in una delle circostanze in precedenza citate (battute di caccia, aziende agricole, etc.).
Ancora più rari sono i casi in cui sono stati registrati attacchi agli uomini: di solito, infatti, la presenza umana fa allontanare l’animale selvatico, a meno che non si tratti di un branco molto numeroso (circostanza che però si verifica solo nei grandi parchi americani, dal momento che il lupo italiano non vive in gruppi di più di 4-5 componenti, con una coppia alfa che si riproduce e 2-3 subalterni), oppure si verifichino circostanze come quelle occorse il 10 gennaio del 2017 a Giaveno, capoluogo della Val Sangone, a una trentina di chilometri da Torino, quando una femmina di bassotto è stata aggredita da quattro lupi.
Il suo padrone, intervenuto a difenderla con un bastone, è stato a sua volta attaccato, che però se l’è cavata con un calzone strappato e tanta paura!
Dall’esame delle tracce biologiche rinvenute, esaminate da FEDERCACCIA, a cui l’uomo si è correttamente rivolto, è emerso che si trattava di due lupi maschi, strettamente imparentati fra di loro.
I comportamenti corretti da tenere per scongiurare incontri ravvicinati coi lupi
Dalla vicenda or ora riportata, e da quanto già detto in precedenza, si possono desumere una serie di comportamenti corretti, che scongiurano rischi e pericoli per sé e per il proprio cane.
In primo luogo ricordiamo che è SCORRETTO alimentare animali selvatici o lasciare cibo a loro disposizione.
In secondo luogo è fortemente SCONSIGLIATO lasciare il proprio cane libero dal guinzaglio e lontano dalla nostra custodia (quanto meno dalla nostra vista, se si sta svolgendo un’uscita per cercare tartufi).
È fatto DIVIETO di lasciare Fido all’aperto, soprattutto di notte, tenendolo a catena. Anzi, durante la notte i cani devono esser messi al riparo all’interno dell’abitazione o in un ricovero altrettanto sicuro.
È consigliabile adottare misure di protezione per i cani da caccia, come ad esempio i collari GPS.
È inutile, se non addirittura DANNOSO, pensare all’abbattimento di una percentuale di lupi come eventuale deterrente alla predazione sul bestiame e come forma di controllo dei branchi: l’uccisione di esemplari dei quali non si conosce il ruolo sociale potrebbe determinare conseguenze imprevedibili, perché i giovani, ad esempio, persa la guida degli adulti, potrebbero rivolgere il loro interesse proprio verso prede più facili come il bestiame (che, ricordiamolo, non rappresenta il cibo abituale di questo animale).
Eppure, per un lupo che insegue un cane da tartufo ce n’è un altro che invece viene addestrato e impara a scovare il prezioso fungo ipogeo: è il caso di Kira, un incrocio tra il lupo e il pastore tedesco che, smentendo la diatriba lupo vs cane, si è subito distinta per il suo fiuto eccezionale, una dote naturale che con l’addestramento è stata indirizzata verso il tartufo.
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