Carpino nero (Ostrya carpinifolia)
Il carpino nero (Ostrya carpinifolia) è l’esempio classico di come i nomi popolari possano creare in realtà non poca confusione. Il carpino bianco ed il carpino nero sembrerebbero in buona sostanza due specie diverse, molto prossime fra loro. In realtà si tratta di due alberi con foglie simili, appartenenti alla stessa famiglia, quella delle Betulaceae, ma rappresentanti di due generi diversi. Il carpino bianco, Capinus betulus, appartiene al genere Carpinus che conta trentacinque specie. Il carpino nero appartiene al genere Ostrya, formato da sole sette specie a foglia decidue di dimensioni medie e piccole.
Il Carpino Nero, albero che appartiene al genere Osrya nonostante il suo nome popolare suggerisca l’appartenenza al genere Carpinus, è una pianta forte e robusta, che cresce velocemente anche su terreni poco profondi e sassosi, il che la rende perfetta per il rimboschimento delle aree brulle.
Si trova in particolar modo nei boschi di querce. Ovviamente a seconda del terreno e dei nutrienti a sua disposizione le sue dimensioni possono variare anche molto, ma indicativamente in condizioni favorevoli può raggiungere anche i 15-20 metri di altezza.
I tartufi (neri) che crescono ai suoi piedi sono :
- il Tartufo nero pregiato (Tuber melanosporum Vitt.)
- il Tartufo nero estivo (Tuber aestivum Vitt.)
- il Tartufo uncinato (Tuber aestivum var. uncinatum Vitt.)
- il Tartufo nero liscio (Tuber macrosporum Vitt.)

Corteccia
La sua corteccia, ruvida e fessurata, è una delle caratteristiche che permettono di distinguerlo dal Carpino Bianco – pianta dal nome simile ma che appartiene al genere Carpinus al contrario di quello Nero che, come abbiamo detto in apertura dell’articolo, appartiene al genere Ostrya – che ha invece una corteccia liscia.
Foglie
Le foglie hanno un apice acuminato, una forma ovale e un margine caratterizzato da una doppia dentatura.


Fiori e Frutti
I fiori (maschili) sono allungati e ricordano un po’ quelli del nocciolo, si presentano raggruppati tre a tre e compaiono sull’albero molto presto, già in Aprile. Quelli femminili, invece, sono più corti e tozzi.
A partire da maggio si cominciano a vedere fra le foglie delle infruttescenze pedule che partono di un colore verde chiaro e man mano si schiariscono fino a diventare bianco crema
Potrebbe anche interessarti More From Author
Robinia Pseudoacacia: un albero tutto da scoprire
- Apr 05, 2020
- 0
Tutto su questa piante ricca di vitamine
Urtica dioica: preziosa e facile da trovare
- Mar 22, 2020
- 0
Ortica, proprietà e utilizzi in cucina e cosmesi
Alchechengi: un frutto buono da mangiare, bello da vedere!
- Mar 01, 2020
- 0
Alchengengi, proprietà e utilizzi in cucina
Aglio orsino: dalla cucina alla cosmesi
- Feb 19, 2020
- 0
Aglio orsino, proprietà e benefici di questa erba spontanea
Bardana: la pianta amica della nostra pelle
- Feb 13, 2020
- 0
Scopriamo tutte le proprietà di questa pianta alleata della nostra salute
Ragni italiani: da quali stare alla larga
- Feb 12, 2020
- 0
E' importante conoscerli e sapere come comportarsi in caso di morso