

Cane avvelenato andando a tartufi ? I consigli del veterinario
Purtoppo ogni anno si sentono episodi di cani avvelenati andando a tartufi, cerchiamo di capire con l’aiuto di una veterinaria come ci dobbiamo comportare in caso di avvistamento di bocconi o di cani avvelenati.
Passeggiando tra i boschi, bisogna prestare particolare attenzione a cosa possono ingerire accidentalmente i nostri cani, perchè nonostante l’utilizzo e la detenzione di esche o di bocconi avvelenati siano vietate e l’uccisione degli animali mediante esche e bocconi avvelenati sia un reato penale, gli episodi di avvelenamento continuano ad essere molto frequenti.
Come vengono avvelenati i cani ?
Spesso si possono trovare esche avvelenate o carcasse di animali cosparse di veleno che determinano intossicazioni acute con sintomi neurologici, emorragici o gastroenterici in un tempo più o meno lungo a seconda della dose ingerita e seguiti molto spesso dalla morte dell’animale.
Le sostanze tossiche maggiormente utilizzate sono molluschicidi, rodenticidi, pesticidi e fitofarmaci. Alcune di queste sono facilmente reperibili essendo comunemente usate in agricoltura, altre, nonostante siano proibite da anni in Italia, continuano ad essere utilizzate. Queste sostanze vengono mescolate a differenti matrici quali carne, salumi, pesce, uova, granaglie o carcasse per cercare di renderle più appetibili ai nostri cani.
Come evitare che il cane mangi qualcosa in giro ?
Per cercare di evitare che il nostro cane ingerisca un’esca, è importante evitare le zone in cui siano stati rinvenuti precedentemente dei bocconi e prestare attenzione agli eventuali atteggiamenti anomali del nostro cane.
Inoltre possiamo educare il nostro cane sin da cucciolo a non raccogliere cibo da terra e abituarlo all’utilizzo della museruola, trovando quella che meglio gli si addice.
Cosa fare in caso di avvelenamento ?
Se l’animale ingerisce qualcosa di sospetto davanti ai nostri occhi o se si percepiscono odori particolari emanati dalla sua bocca, la prima cosa che possiamo fare è procurargli il vomito, facendogli ingerire una soluzione salina soprasatura oppure acqua ossigenata a 10 volumi (1 ml per kg di peso): questo solo se sono passati massimo 30-60 minuti dall’ingestione e se non siano stati ingeriti acidi, basi forti o derivati del petrolio e soprattutto se il cane è cosciente e vigile.
Successivamente il cane va portato il più velocemente possibile dal Medico Veterinario più vicino anche se siamo riusciti a procurargli il vomito. Se si è riusciti a procurare il vomito, può essere decisamente utile portare dal veterinario i residui del materiale espulso che verranno inviati al laboratorio per farli analizzare riuscendo ad individuare così il tossico presente nell’esca.
Giulia De Gregorio, Medico Veterinario
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