

Il pericolo zecca per il cane andando a tartufi
Uno dei pericoli maggiori che incontrano i cani è quello delle zecche. Infatti andando in giro per i boschi alla ricerca di tartufi è molto semplice che questo parassita esterno possa attaccarsi alla cute del cane così da riuscirne a succhiarne il sangue. Un piccolo animaletto che però è in grado di dare fastidio al cane e di trasmettere soprattutto una serie di malattie che possono essere anche letali per l’animale. Ma come è possibile riconoscere la zecca? E come è toglierla dalla cute del cane? Inoltre allo stesso tempo è possibile prevenire l’attacco delle zecche?

Cosa è la zecca e come attacca il cane
Quella che comunemente chiamiamo zecca la possiamo trovare sotto forma di due specie: la Ixodes ricinus (zecca dei boschi) che è quella che si annida nel bosco e la Rhipicephalus sanguineus che invece è detta zecca del cane. Entrambe si appostano sull’estremità di una pianta e al passaggio del cane e quindi si lasciano cadere sul pelo, per poi aggrapparsi alla cute attraverso un morso. A quel punto iniziano a succhiare il sangue dell’animale e diventano pericolose perché riescono a trasmettere dei microrganismi che possono provocare anche gravi malattie. In genere restano attaccate al cane dai 2 ai 7 giorni per poi lasciarsi cadere e ricominciare il ciclo.
Quali sono le malattie che la zecca può trasmettere al cane?
Proprio questo attaccarsi e staccarsi da vari animali fa della zecca il più comune vettore di malattie, infatti succhiando il sangue da un capo malato lo riesce a trasportare al successivo animale cui si attacca. Tra le malattie più frequenti che una zecca è in grado di trasmettere al cane ci sono:
- Ehrlichiosi: viene attaccato il sistema scheletrico e quello nervoso e si manifesta con dimagrimento eccessivo, febbre alta e sonnolenza. E’ dovuta a un batterio che si posiziona nei globuli bianchi del sangue.
- Babesiosi: può essere letale perché provoca febbre, anemia e ingrossa la milza. Un protozoo si localizza nei globuli rossi.
Come riconoscere le zecche dal cane?
E quindi diventa necessario andare a eliminare la zecca nel momento in cui si attacca al cane. Ma prima di poter operare c’è bisogno di riconoscere la zecca. Quindi la prima cosa da fare, ogni volta che si ritorna dal bosco, è andare a ispezionare in maniera accurata la cute del cane. In particolare le zone che vanno maggiormente controllate sono quelle delle orecchie, dell’addome e delle zampe senza però tralasciare le altri parti. Una volta che è stata individuata la zecca, attraverso il tatto o visivamente, la norma prevede che vada staccata: l’operazione però richiede molta attenzione. Infatti affinché non restino residui nella cute del cane c’è bisogno che la zecca venga estratta afferrandola per la testa (non bisogna schiacciarla).
Come togliere la zecca dalla cute del cane
Prima di tutto bisogna avere a disposizione una pinzetta (si può acquistare quella specifica, ma si può utilizzare pure quella comune in questo va debitamente sterilizzata). Con la punta della pinzetta afferrare la zecca dalla testa ed effettuare un movimento rotatorio evitando così che la bocca del parassita possa restare nella cute dell’animale. Terminata l’operazione bisogna disinfettare la parte dove si trovava la zecca. Se nel malaugurato caso la bocca della zecca resta attaccata al cane si potrà tentare di rimuoverla sterilizzando un ago e usandolo come se si volesse estrarre una scheggia. Nel caso non ci si riesce, l’unica soluzione che resta è quella di rivolgersi al veterinario perché la possibilità che si possa provocare un’infezione è altissima.
La campagna di prevenzione contro le zecche
Naturalmente soprattutto per coloro che girano i boschi alla ricerca di tartufi è bene prevenire in qualche modo la possibilità che il proprio amico a quattro zampe possa essere attaccato dalle zecche. E quindi è buona abitudine sapere che il periodo di maggiore attività delle zecche è quello primaverile. Circa un mese prima, quindi tra fine febbraio e inizio marzo, si può trattare il proprio cane con un antiparassitario che però deve avere come caratteristiche quelle di essere a lunga persistenza e deve essere repellente nel senso che evita che le zecche possano attaccare l’animale. Il trattamento va poi ripetuto per tutto il periodo a rischio, secondo le scadenze che si trovano indicate sul prodotto scelto, e comunque fino alla fine di ottobre e all’inizio di novembre.
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