

Il pericolo processionaria per il cane andando a tartufi
Andare a tartufi è una pratica molto divertente perché permette di riconnettersi con la natura in compagnia dei propri amici a quattro zampe ma c’è il rischio processionaria per il cane e per l’uomo, che potrebbe creare non pochi problemi. In effetti stiamo assistendo ad un aumento del “rischio processionaria” in Italia con tutte le conseguenze che ne derivano. Come vedremo tra poco il pericolo connesso a questi insetti non riguarda solo gli individui vivi ma anche quelli morti quindi prima ancora di entrare nel cuore del discorso è necessario avvertire di non interagire in alcun modo con loro né con il nido che vanno a creare. Il pericolo è tanto serio da spingere le amministrazioni comunali di alcune città italiane a comminare multe oltremodo onerose a chiunque, non autorizzato, decida di “risolvere” il problema senza avere le conoscenze ed i mezzi adeguati.
Come è fatta e dove vivono le processionarie?
La processionaria del pino, Thaumetopoea pityocampa, è un lepidottero della famiglia delle Notodontidae molto diffuse in Italia. Si parla di un insetto infestante (considerato uno degli insetti più pericolosi per i cani) e molto lesivo per gli alberi perché li priva di una parte importante del fogliame andando in questo modo a compromettere il loro ciclo di vita.
Non di rado colonizzano, anche, le aree verdi urbane rendendo le strade delle nostre città sempre più pericolose. La lunghezza del bruco non sumera mai i tre centimetri e il suo dorso è provvisto di una folta peluria altamente urticante che viene adoperata per difendersi. Questi insetti si muovono in fila indiana andando a creare una vera e propria processione fino ad arrivare a creare il proprio nido che si presenta come una struttura paragonabile ad una pera di seta bianca. Di norma l’habitat preferito di questi insetti sono i pini neri, i pini silvestri, i pini d’Aleppo ed i pini domestici. Dal 1998 l’Italia sta portando avanti una serie di pratiche atte al contenimento di questi lepidotteri ma nel 2007 prima e nel 2008 le leggi sono state aggiornate e rese più stringenti.

In che periodo possiamo incontrare le processionarie?
Il problema delle processionarie è diventato decisamente annoso e peggiora con l’avvento della stagione calda, maggiore attenzione dev’essere posta durante il periodo primaverile, poiché questi insetti non riescono ad essere attivi durante le stagioni con temeperature rigide.
Il periodo più pericoloso va da Marzo con l’abbandono dei nidi da parte delle larve di processionaria, fino a fine Aprile in cui è bene fare molta attenzione.
Sintomi del contatto con una processionaria per l’uomo
Il rischio processionaria per il cane e per l’uomo è sempre incombente, sia se si decide di andare a tartufi, sia se si cammina nel centro cittadino.
Come accennato in precedenza, il bruco è difeso da una peluria decisamente urticante in grado di creare seri danni a uomini, cani, gatti, cavalli e moltissime altre specie. Il contatto con una processionaria può essere diretto oppure indiretto ma è lesivo allo stesso modo, considerando il fatto che la loro particolare conformazione fa sì da donargli una salda aderenza non solo alla pelle ma anche agli abiti. Nell’uomo il contatto può avvenire sulla cute per contatto ed inalato nelle vie respiratorie. Nel primo caso si andranno a formare delle irritazioni pruriginose e dolorose sulla pelle mentre nelle mucose si può arrivare ad avere delle infiammazioni anche abbastanza serie. Se vengono ingerite possono portare a serie irritazioni della bocca e dell’apparato grastrointestinale con conseguenti dolori e vomito mentre se il contatto avviene per inalazione ad essere colpite saranno le mucose del naso. Non di rado si può arrivare alo shock anafilattico.
Sintomi del contatto con una processionaria per i cani
Il contatto del bruco processionaria con i cani può provocare dei sono maggiori perché in sostanza questi animali tendono ad usare molto il naso e la bocca quando esplorano il territorio soprattutto alla ricerca del tartufo. Risulterà subito un brusco cambio di comportamento nel cane che apparirà vistosamente alterato e irrequieto a causa del dolore e, nel giro di poco tempo, inizieranno a manifestarsi i sintomi fisici causati dall’avvelenamento. I sintomi di un cane entrato in contatto con il bruco della processionaria sono spesso gravi. Tra i primi sintomi che si manifestano c’è una salivazione eccessiva, provocata dal processo infiammatorio a carico della bocca ed, in forma meno grave, dell’esofago e dello stomaco. Con il passare del tempo la lingua subisce un rigonfiamento a volte raggiungendo dimensioni che possono portare al soffocamento del’animale. I peli urticanti del bruco della processionaria, entrati in contatto con la lingua del cane, causano una distruzione del tessuto cellulare, questo provoca una necrosi della lingua e della mucosa con la conseguente perdita di porzioni di lingua. Altri sintomi da tenere in considerazione: febbre, vomito e diarrea, debolezza e mancanza di appetito.
Come comportarsi in questi casi? E’ fondamentale agire tempestivamente al fine di evitare un tracollo dello stato di salute del cane. In caso il vostro cane dovesse entrare in contatto con la processionaria, per prima è necessario allontanare la sostanza velenosa dal cavo orale e dalle altre zone infette, sciacquando la parte interessata con l’acqua o con una soluzione di acqua e bicarbonato. Una volta ripulita la parte interessata è bene interrompere l’attività e recarsi dal veterinario di fiducia in modo tale da circoscrivere al massimo i danni.
Potrebbe anche interessarti More From Author
Robinia Pseudoacacia: un albero tutto da scoprire
- Apr 05, 2020
- 0
Tutto su questa piante ricca di vitamine
Urtica dioica: preziosa e facile da trovare
- Mar 22, 2020
- 0
Ortica, proprietà e utilizzi in cucina e cosmesi
Alchechengi: un frutto buono da mangiare, bello da vedere!
- Mar 01, 2020
- 0
Alchengengi, proprietà e utilizzi in cucina
Aglio orsino: dalla cucina alla cosmesi
- Feb 19, 2020
- 0
Aglio orsino, proprietà e benefici di questa erba spontanea
Bardana: la pianta amica della nostra pelle
- Feb 13, 2020
- 0
Scopriamo tutte le proprietà di questa pianta alleata della nostra salute
Ragni italiani: da quali stare alla larga
- Feb 12, 2020
- 0
E' importante conoscerli e sapere come comportarsi in caso di morso